Sarà Cuba la sede dell’ottavo Festival mondiale del teatro amatoriale infantile, nonostante la concomitante candidatura degli Stati Uniti per ospitare la manifestazione che si aprirà il 19 luglio prossimo per concludersi il 25. È la prima volta che un Paese in via di sviluppo è chiamato a organizzare l'evento e l’importante riconoscimento è stato assegnato all’Avana proprio in un periodo di grande tensione con gli Stati Uniti che, tra l’altro, dall’inizio di luglio renderanno ancora più pesante il blocco economico ai danni del Paese caraibico. Il festival non si era mai svolto in precedenza nel continente americano, essendo stato organizzato per sei volte in Europa e una in Giappone. La scelta di Cuba come sede dell’evento, secondo il presidente del comitato organizzatore, Fernando Rojas, dipende anche dall’attenzione che la società cubana ha sempre prestato alle problematiche dell’infanzia oltre alla capacità organizzativa dell’isola per le manifestazioni culturali. Zulema Armas, presidente del Centro nazionale dell’associazione internazionale del teatro amatoriale, un’organizzazione non governativa (ong) cui partecipano 83 nazioni, ha reso noto che al festival parteciperanno 700 bambini e ragazzi provenienti da 28 Paesi, e che l’evento godrà del patrocinio dell’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) e dell’Unicef (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia). Gli spettacoli si svolgeranno principalmente presso il complesso militare coloniale del parco Morro- Cabaña, una sede di solito utilizzata per i grandi eventi; altri andranno in scena al teatro nazionale di Cuba, negli ospedali pediatrici e presso le scuole speciali del Paese per bambini handicappati. Parallelamente al festival, si svolgerà un simposio internazionale sul futuro del teatro per bambini.
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